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26/06/11

PATHFINDER

Un cordiale benvenuto a tutti i frequentatori di questo blog dedicato a coloro che si occupano di aspetti in molti casi poco noti, o oscuri, della storia militare locale e nazionale.
Vicende perdute nelle nebbie del passato, coperte dalla polvere del tempo che tanti appassionati tentano di svelare e ricostruire.
Sono operazioni da apripista, o in senso figurato da esploratori che si dividono tra la ricerca sul campo e la analisi di documentazioni. Da queste caratteristiche il titolo del blog: The Pathfinder.
Un nome che accomuna persone presenti in tutte le forze armate del mondo retaggio dell'ultimo conflitto mondiale quando gli alleati impiegarono unità specializzate nell'esplorazione per segnalare le zone di lancio e le aree di sbarco.
Le stesse unità trovarono impiego in delicate operazioni di pattugliamento oltre le linee del nemico. Questi soldati erano chiamati "Pathfinder".
La loro caratteristica era quella di entrare in azione prima di tutti gli altri avventurandosi in quelli che erano territori sconosciuti per esplorare, comprendere e riferire.
Lo stesso spirito con il quale in tanti avviciniamo la ricerca storica.

SPITFIRE PERDUTI NELL'APPENNINO PIACENTINO

Dalle analisi effettuate sulle copie di rapporti di missione delle forze armate degli Stati Uniti recentemente declassificati esistono buone probabilità in base alle quali i rilievi montuosi della Provincia di Piacenza custodiscano i rottami di tre Spitfire precipitati durante il secondo conflitto mondiale ed i resti dei loro sfortunati piloti.
Il 19 Dicembre 1943 6 Spitfire appartenenti al 4th Fighter Squadron, inserito nel 52nd Fighter Group, dell'Army Air Corps dell'Esercito degli Stati Uniti sono pronti per il decollo; si trovano sulle piste dell'aeroporto di Calvi in Corsica, ormai saldamente occupata dagli Alleati.
Il 4th Fighter Squadron, come altri ananloghi reparti Statunitensi, nel 1943 è equipaggiato con materiale di volo di produzione Britannica. Si tratta di Spitfire VC che alle ore 13:50 ricevono il segnale di decollo ed iniziano la missione a loro assegnata.
Devono effettuare una penetrazione in territorio nemico, eventualmente ingaggiare aerei avversari o colpire con le armi di bordo possibili obbiettivi al suolo, e rientrare alla base. Il piano di volo prevede di puntare sulla verticale di Genova, quindi effettuare una virata verso Nizza e da quella località proseguire per il rientro all'aeroporto di partenza.
Al decollo le condizioni climatiche sono buone ed il gruppo di aerei raggiunge agevolemente Genova dove però incontrano formazioni nuvolose compatte ed estese. La situazione meteorologica del cielo della Liguria forse provoca qualche fenomeno di disorientamento e la formazione perde la rotta originalmente prevista.
I piloti si rendono conto di sorvolare le vicinanze di Pavia; successivamente comprendono di essere quasi sopra il centro abitato di Chivasso. Iniziano una serie di correzioni di rotta per cercare di individuare il Po ed impiegarlo come riferimento per una nuova tratiettoria di volo che consenta loro di raggiungere agevolmente la Corsica.
Quando avvistano il fiume lo seguono e mentre iniziano a sorvolare la Provincia di Piacenza impostano una virata in direzione della Liguria con l'intenzione di raggiungere la costa e puntare poi verso la Corsica. Ma il volo decisamente più lungo del previsto, in termini di tempo e distanza percorsa, ha inciso pesantemente sui consumi di carburante.
I piloti vedono che hanno nei serbatoi un quantitativo minimo di benzina avio e mentre la formazione attraversa delle masse nuvolose che rendono ai piloti stessi difficoltoso vedere i  velivoli dei loro commilitoni i motori di 3 aerei iniziano a perdere colpi. Sono circa le 16:00 quando, dopo un ultimo contatto radio con i compagni, la mancanza di carburante ferma definitivamente le eliche di 3 velivoli che precipitano, o tentano un disperato atterraggio di fortuna, nell'appennino piacentino.
Dagli aerei ancora in volo, a causa delle nuvole, non si riesce a vedere quanto accade ma sembra che nessuno dei militari coinvolti si sia lanciato con il paracadute. Risultano M.I.A. Missing In Action i seguenti velivoli e piloti:
- SPITFIRE VC codice MH 605 pilota 1st Leutenant Helton Leonard Virgil matricola 0-727456
- SPITFIRE VC codice LZ 820 pilota 2nd Leutenant Massey John Whittle Jr. matricola 0-800573
- SPITFIRE VC codice EF 691 pilota 2nd Leutenant Ennis Jerome matricola 0-792699
Gli altri 3 componenti della formazione riescono a rientrare alla base ed al termine delle operazioni di atterraggio ed a motori spenti rilevano che la lancetta dell'indicatore del carburante dei loro aerei è ai minimi termini; l'ago è posizionato tra zero e 5 galloni.
Dall'analisi della documentazione attualmente disponibile non risulta che i loro sfortunati colleghi, così come parti degli aerei coinvolti, siano stati ritrovati.