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19/09/11

CARTAMONETA

Durante l'ultimo conflitto mondiale, in particolare dopo l'otto settembre 1943, le truppe tedesche in Italia disponevano di una notevole quantità di valuta italiana. Più di una persona che ha assistito al pagamento di civili italiani che avevano lavorato per il genio costruzioni Tedesco ricordano che gli ufficiali addetti all'amministrazione avevano interi rotoli di banconote che tagliavano, forbici alla mano, direttamente sul campo assecondando le esigenze del momento.
Infatti tra i reparti tedeshi erano molto diffuse piccole stampatrici, con i relativi "clichè" tipografici, per la stampa di cartamoneta. Per i comandi germanici procurarsi la carta filigranata deve essere stato il meno; la parte più complessa dell'operazione probabilmente ha riguardato la produzione e la distribuzione degli stampi.
Forse la "amlira" di occupazione, prodotta con il controllo degli alleati, oltre a scopi finanziari aveva anche quello più pratico di impedire che gruppi di falsari potenzialmente in grado di impossessarsi del materiale tipografico tedesco iniziassero la diffusione di ingenti quantitativi di valuta falsa. 

1 commento:

  1. giorgio casciano30/11/11, 21:34

    Mi sembra un giudizio un pò troppo superficiale.
    La "amlira" aveva ben altri scopi veramente deleteri e di riduzione della sovranità nazionale.
    la disponibilità di valuta italiana da parte di truppe tedesche (o SS internazionali) era regolata da appositi contratti tra il governo della RSI ed il governo tedesco. (il fatto che li stampassero sul momento mi sembra una storiella fantasiosa).
    d'altronde l'economia della RSI non è mai crollata per inflazione o per "droga da banconote false", anzi, ancora in piena guerra il bilancio annuale figurava in attivo di svariati miliardi di lire del tempo (cosa che oggi non si riesce ad ottenere neanche con tre manovre annuali)

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